

Dalla carta Le dolomiti della Val di Lima e l’Orrido di Botri 1:15.000 – MapTrek Italia
MEMORIANTE DALLA CRESTA NORDEST (GREPPO A PECORA) DEL BALZO ROTONDO
A pg. 290 del libro Le dolomiti della Val di Lima e l’Orrido di Botri, al largo versante orientale del M. Memoriante si dedica una descrizione generica senza illustrare (salvo qualche accenno) nessun itinerario. Sul lato destro di tale versante spicca una vasta parete rocciosa triangolare al cui vertice si trova il Balzo Rotondo, anticima Nord del Memoriante; il lato destro del triangolo, meno ripido di quello sinistro, su cui fu aperta una vecchia via alpinistica, coincide con la cresta Nordest del Balzo Rotondo, che la CTR definisce Greppo a Pecora almeno nel suo tratto inferiore e nel suo prolungamento boscoso fino al sent. CAI 386 (un tempo 82b). Tale cresta, bella e sconosciuta, non banale ma alla portata dell’escursionista esperto, viene descritta nel presente articolo.
L’ovvio proseguimento della gita sarà fino al Memoriante lungo il tratto finale della cresta Nord o di Vallemagna. Quanto all’accesso, che in ogni caso, in assenza di sentieri, dovrà essere effettuato al meglio, anziché quello dal sottostante sent. 386 si preferisce descrivere quello dall’alto, cioè dalla Sella del Romitorio, perché esso permette di traversare alla base tutto il versante Est del Memoriante, in ambiente facile (benché scomodo) e suggestivo. Alla Sella del Romitorio conviene arrivare da Lucchio percorrendo la bella parte rocciosa della cresta Nord della Penna di Lucchio e traversando poi a destra con l’it. F27 del libro prima della parte finale boscosa della cresta, meno interessante: in questo modo si evita il più lungo giro attraverso l’anticima Nord della Penna di Lucchio.
Si parte dal parcheggio di Lucchio alto (662 m) e, come descritto all’it. F28 del libro, si sale la facile cresta N della Penna di Lucchio fino alla sella a 1017 m (h 1.10); qui si abbandona la cresta e si segue verso destra un tracciato nel bosco a andamento orizzontale (it. F27 del libro) che termina alla Sella del Romitorio tra Penna di Lucchio e Memoriante (1046 m, h 0.15/1.25).
Dalla Sella si scende a destra (faccia al Memoriante) ripidamente, seguendo tracce d’animali vaghe e discontinue ai piedi del versante E della montagna, senza allontanarsi mai troppo dalla sua base; si traversano poi scomodamente le fiumane di sassi che scendono da un caratteristico, alto anfiteatro che precede la “vasta parete rocciosa triangolare” del Balzo Rotondo citata in premessa; strutture, sia l’anfiteatro che la parete, che si avrà avuto l’accortezza di osservare con attenzione e studiare poco prima, salendo la cresta N della Penna di Lucchio. Riconosciuta e raggiunta la base della parete, la si costeggia sotto la roccia finché non se ne raggiunge il limite destro; qui una traccia sale di pochi metri fino a un ripiano roccioso da cui, a destra del sovrastante, inaccessibile filo di cresta (che è la NE del Balzo Rotondo), si nota una linea di strette strisce erbose ripide ed esposte che consentiranno di salire (790 m c., h 1.05/2.30). Si percorrono dunque con molta cautela tali rampe, con andamento a zigzag, tra rocce emergenti (I) e con l’aiuto di alcuni alberelli, utili anche ad attenuare l’esposizione; e si esce infine a sinistra sulla cresta al di sopra del tratto basale impercorribile. Si prosegue sul filo ancora assai erto, arrampicando su rocce solide ma non facili (II), anche se spesso si può diminuire la difficoltà piegando un poco a destra; si giunge infine a un tratto meno ripido, in corrispondenza dell’orrido canale che nel versante opposto divide in due la parete sottostante. Al di sopra si procede più facilmente su un pendio largo e poco definito dove in genere i passaggi non sono obbligati; giunti sotto la cima del Balzo Rotondo, si possono salire direttamente le ripide rocce sommitali (I+) o aggirarle sulla sinistra per più facili cenge erbose e rocciose, fino alla bella e panoramica vetta (1054 m, h. 1.10/3.40).
Si prosegue ora sulla parte finale della cresta di Vallemagna (it. F40) fino alla cima del Memoriante (1148 m, h 0.30/4.10).
La discesa alla Sella del Romitorio (h 0.15/4.25) può avvenire sia per la via della Scalaccia (it. F35, ripida, I+) sia per la via della Piastra (it. F36), attrezzata ma poco evidente all’inizio; dalla Sella, il percorso più ovvio per tornare a Lucchio passa dalle Calcinaie – a cui si giunge con una sensibile risalita – svolgendosi tutto su sentieri CAI (it. F23 e F6; h 1.20/5.45); in alternativa si potrebbe seguire la ‘strada’ della Faggeta e del Romitorio (it. F25), tragitto molto più breve e senza contropendenze significative, ma poco battuto e con possibili problemi di orientamento.
EE (II), dislivello 840 m, h 5.45.






